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La sicurezza dell'alimento che arriva sulle tavole del consumatore è sempre più il primo requisito di qualità, e lo strumento di garanzia a sostegno della sicurezza è costituito dalla tracciabilità, cioè la capacità di “segnare”, in ogni fase del processo produttivo e distributivo, cosa e chi ha interagito con l'alimento. Tracciare un prodotto alimentare lungo la sua filiera significa poi poter rintracciare i percorsi del prodotto stesso, cioè essere capaci di ricostruire la storia e seguire l'utilizzazione del prodotto nella filiera. |
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Al fine di poter assicurare la rintracciabilità di tutte le informazioni relative al prodotto e di implementare l'integrazione verticale di filiera con il Prosciuttificio San Michele, l'allevamento Campo Bo ha posto in essere un progetto sperimentale finalizzato all'individuazione e memorizzazione delle caratteristiche del singolo animale mediante l'apposizione di moduli transponder (TAG), da inserire nel padiglione auricolare del suino. Il flusso dei dati dell'intera filiera è gestito dal sistema ”Tr@ce.Pig”, certificato secondo le norme nazionali in grado di individuare i nodi di generazione delle informazioni di base e di definire i vincoli ai quali devono attenersi i fornitori di informazioni, al fine di garantire la tracciabilità del prodotto dall'allevamento al consumo. Sarà così disponibile per ogni singolo pezzo dell'animale macellato, una chiara e visibile identificazione con completa rintracciabilità del prodotto grazie al sistema informativo predisposto. |
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L'architettura modulare del sistema, la sua integrazione con internet e la gestione dei profili di utenza, consentiranno la progressiva implementazione dei servizi personalizzati per ogni attore della filiera, in particolare al punto vendita al dettaglio, mediante lo sviluppo di una sua interfaccia di interrogazione via Internet che consentirà di produrre un documento contenente tutte le informazioni necessarie per un'esaustiva documentazione sul prodotto. |
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